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Le feste e le sagre

La Sartiglia di Oristano

Le Feste e le Sagre

Le guide turistiche del gruppo Dedalo intendono seguire il calendario delle Cortes Apertas e delle feste e sagre più importanti della Sardegna.

Cortes Apertas è il giorno in cui le cantine e le botteghe di un paese dell’interno si aprono al pubblico, il quale condivide le tradizioni e i prodotti del luogo. Le guide turistiche del gruppo Dedalo intendono seguire il calendario delle Cortes Apertas e delle feste e sagre più importanti della Sardegna.

Cortes Apertas è il giorno in cui le cantine e le botteghe di un paese dell’interno si aprono al pubblico, il quale condivide le tradizioni e i prodotti del luogo. Noi proponiamo un itinerario apposito costruito attorno a ogni sagra e festa più tipica. Da non perdere assolutamente a Gennaio la festa di S. Antonio Abate, in Baronia e in Barbagia che rappresenta l’antico culto arcaico della luce di Prometeo, il titano che aveva rubato il fuoco agli dei per consegnarlo agli uomini. L’occasione di ammirare i grandi falò accesi per la festa degustando il vino locale e i dolci tipici fatti con la “sapa”, il vincotto, che vengono distribuiti gratuitamente a tutti. Le feste più importanti sono quelle del Carnevale a Febbraio. Quello barbaricino rappresenta il rito orgiastico del culto dionisiaco, della passione del capro espiatorio che con la sua morte doveva liberare dal male l’intera comunità.

 

ottobre

Il 4 Ottobre si festeggia nel santuario di S. Francesco di Lula l’insediamento del nuovo priore che dovrà organizzare la festa omonima. S. Francesco è festeggiato anche a Aglientu e Alà dei Sardi. Le guide turistiche Dedalo propongono come esempio, un’escursione che permette la visita del suggestivo sito archeologico di Nurattolos, in cima alla montagna che sovrasta il paese di Alà. (vedi itinerari personalizzati). Il 15 Ottobre a Santa Teresa di Gallura vi è la festa di S. Teresa d’Avila. La prima domenica di Ottobre si svolge a Aggius e Luras la festa della “Madonna del Rosario”, con la visita del caos granitico della valle della luna, il museo etnografico di Luras e l’olivo selvatico millenario sul lago Liscia. La seconda domenica a Telti vi è S. Bachisio. La sagra delle castagne a Aritzo si svolge l’ultima Domenica di Ottobre. L’occasione per apprezzare la bellezza delle più alte montagne sarde e per degustare oltre al famoso torrone locale, anche i salumi, i formaggi, il miele, i dolci e tutti gli altri prodotti tipici della montagna. Da non perdere è la visita delle botteghe che forgiano le campane di tutti gli animali che pascolano in Sardegna. Ogni campana è differente dalle altre, perché il pastore ha bisogno di riconoscere, dal suono, un animale da un altro. Tutte le campane sono accordate sullo stesso tono o semitono, perché il suono di ogni gregge al pascolo sia armonioso, diventi musica. La bellezza è necessaria ovunque.

 

novembre

Il 30 del mese si festeggia S. Andrea a Luogosanto, l’occasione per visitare le chiese campestri romaniche di San Trano e San Leonardo, con i ruderi dei castelli Baldo e Balaiana.

 

dicembre

L’8 Dicembre si festeggia N. S. Intremontes a Ittireddu con visita del museo archeologico, della chiesa di S. Pietro di Sorres, del nuraghe S. Antine e della “Domus de Janas” di S. Andrea Priu. Con visita del villaggio medievale di Rebeccu per il pranzo. Il 13 Dicembre si festeggia S. Lucia a Tempio Pausania, con la visita di un laboratorio di sughero a Calangianus. Il 23 a Siligo si festeggia Santa Vittoria, con la visita della chiesa benedettina di S.S. Elia e Enoch in cima al Monte Santu e della chiesa bizantina di Santa Maria di Bubalis del VII°- IX° secolo.

 

gennaio

La sera del 16 si festeggia S. Antonio Abate, l’arcaica festa del fuoco prometeico. Si svolge in modo autentico a Orosei e Dorgali con l’accensione di un grande falò e la degustazione dei dolci “pistiddos” e del vino nuovo offerto dalle numerose cantine del paese. A Mamoiada si svolge la prima uscita dei “Mamuthones”, le maschere nere del Carnevale arcaico. A Torpé si bruciano delle grandi navi trainate da carri, composte con arbusti odorosi di lentisco, mirto e rosmarino. A Dorgali, per S. Sebastiano la notte del 19 si ripete il falò di S. Antonio Abate. Il 25 a Aglientu si svolge la festa di S. Paolo di Lu Lardu.

 

febbraio

Il Giovedí grasso a Tempio Pausania sfilano le maschere e i carri allegorici, ripetuti la Domenica e il Martedí. Si festeggia il Carnevale la Domenica e il Martedí a Gavoi con la musica ossessiva delle percussioni dei “Tumbarinos”. A Mamoiada gli affascinanti “Mamuthones”, a Ottana i costumi animaleschi dei “Boes”, dei “Merdùles” e delle fate oscure “Filonzanas”. A Orotelli i lugubri “Thurpos”, a Samugheo i diabolici “Mamutzones” perseguitano ritualmente il capro espiatorio, impersonato da S’ Urtzu. Il Mercoledí delle Ceneri a Ovodda, “Sos intintos” si imbrattano il viso con la cenere e il fango. A Oristano, per la “Sartiglia”, il cavaliere androgino “Su Componidori”, deve cogliere con la sua spada gli anelli sospesi, a forma di stella, per celebrare il rito propiziatorio della fecondità.

 


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